Monday, June 17, 2013

Il neo-eletto Presidente iraniano Hassan Rowani fra speranze e prudenza


Hassan Rowhani è il nuovo Presidente della Repubblica Islamica d’Iran. Alla fine il chierico, membro dell’assemblea degli Esperti, che all’inizio della settimana ha beneficiato del ritiro del moderato Mohammed Reza-Aref ottenendo l’endorsement da parte di Rafsanjani e di Khatami, ha vinto la concorrenza dei candidati conservatori graditi a Khamenei. Non è stato, pertanto, necessario, disputare un secondo turno, come invece i sondaggi degli ultimi giorni avevano largamente pronosticato. Rowhani ha ottenuto il 50,71% dei voti, mentre l’affluenza si è assestata al 72,7%.

Friday, June 14, 2013

Whoever the new President, things will unlikely change in Iran

Presidential elections are today occurring in Iran to elect the successor of Mahmoud Ahmadinejad. The new President will take office for the next four years. The turnout could be partly conditioned by the negative image Iranians hold about the 2009 regime's crackdown. Four years ago the outcome from the ballot box was staunchly contested by large segments of the Iranian civil society who voted for the then two reformist candidates, Mir Hossein Mussavi and Mehdi Karrubi, who are currently under house arrest since February 2011. The symbol of the repression was the killing of the 26-year-old Neda Agha-Soltan, the sadly famous Gaze of the Gazelle captured in a video that was suddenly broadcast all over the world.

Monday, June 3, 2013

Primavera turca? Teocrazia in vista? Macché, la Turchia resta una democrazia (ancorché incompiuta) .

In questi giorni ne sto leggendo tante sulle vicende di cui sono protagoniste la Turchia e la sua città-simbolo, Istanbul. Soprattutto sui quotidiani italiani, campioni di provincialismo e di luoghi comuni, si parla di una Primavera araba che ha ormai attraversato i confini turchi, di una popolazione che lotta per i diritti e le libertà contro un governo tiranno che vuole imporre la shari'a e portare a compimento una sorta di Rivoluzione Islamica come quella avvenuta in Iran nel 1978-79. 

Friday, March 15, 2013

Iran e questione nucleare. Siamo alle solite o stavolta è davvero lecito sperare?




E’ ripreso con l’incontro organizzato il 26 e 27 febbraio ad Almaty, Kazakistan, il dialogo sul problema nucleare fra l’Iran e il gruppo del «5+1». Le trattative con i cinque Paesi aventi potere di veto all’ONU più la Germania si erano interrotte nove mesi fa, in occasione del meeting di Mosca il 18 giugno 2012. La due giorni in Asia centrale è servita per porre nuovamente sotto i riflettori quell’annosa questione che, a causa del braccio di ferro in atto fra i diversi attori che ne sono protagonisti, sta ormai da troppo tempo lasciando strascichi sulla situazione economica dell’Iran – nel 2012 le vendite di petrolio si sono più che dimezzate e la valuta interna ha perso metà del suo valore[1]. Il vertice kazako è solamente un primo step di un percorso che porterà le sette potenze ad incontrarsi ad Istanbul il 18 marzo e poi nuovamente ad Almaty il 5 aprile[2].

Journal article: Domestic Factions and the External Environment in Iran's Foreign Policy

My latest journal article "Domestic Factions and the External Environment in Iran's Foreign Policy" has been published in the ...